La piccola Bea (nome fittizio), dorme tranquilla in braccio alla madre, e ogni tanto sorride. Questa la quiete, dopo la tempesta.
Un turbine di felicità, dopo una vera e propria tragedia mancata. La protagonista di questa cronaca ha solo due mesi. Sua nonna l’avrebbe salvata da morte certa, mentre un destino crudele era intento ad abbattersi imperterrito nella sua neonata esistenza, in una qualunque domenica di Luglio.
Beatrice, qualche giorno fa, ha rischiato di morire a causa di un rigurgito da latte, mentre dormiva nella carrozzina, in casa dei famigliari in Calabria, e si è salvata solo grazie al tempestivo intervento di nonna Maria, insegnante in un asilo nido di Cutro. Così hanno detto i soccorritori dell’ospedale San Giovanni di Dio, a Crotone, dove la piccola è arrivata in condizioni critiche, ma comunque viva.
La donna, infatti, dopo essersi accorta che la nipote non respirava più, aveva subito applicato le manovre salvavita sul corpicino, che hanno liberato le vie respiratorie e alimentato il battito cardiaco, evitando il peggio. Il commento della donna a Fanpage.it: “Vorrei che tutti imparassero queste manovre e ne capissero l’importanza. Se io non avessi avuto la formazione di primo soccorso, non so come sarebbe andata”.
La nascita di Beatrice, avvenuta nel maggio scorso, è stata una grande gioia per tutti. Mamma Elisabetta e papà Saverio, che vivono a Reggio Emilia e sono già genitori di un bimbo di dieci anni, hanno atteso il suo arrivo per ben sei anni.